Tutti abbiamo visto almeno un episodio dei Simpson e nel bene o nel male questa serie ci ha accompagnato per oltre vent’anni. Non molti però conoscono come i Simpson sono arrivati sui nostri schermi televisivi e ancora meno sanno che Matt Groening aveva scritto un fumetto precursore del cartone animato intitolato Life in Hell.
Gli inizi di Groening
All’età di ventitré anni, Matt Groening decide di lasciare la sua città natale e trasferirsi a Los Angeles per inseguire i suoi sogni. Senza quattrini ma con tanta voglia di fare il ragazzo svolse lavori di ogni genere e divenne anche l’assistente di un regista di poca fama.
Nel 1977 trova lavoro in un piccolo negozio di musica ma continua a non avere fortuna e dover vivere nei peggiori quartieri di L.A. La sua rabbia, frustrazione e tristezza si sfogano nel disegno e proprio da qui nasce la serie di fumetti chiamata Life in Hell.
I primi fumetti
A popolare le sue prime strisce sono Binki, protagonista che prende l’aspetto di un coniglio antropomorfo, la fidanzata Sheba, il figlio illegittimo di nome Bongo e, per finire questa strana combriccola, Akbar e Jef, due fratelli e amanti. Il fumetto si propone come una amara rappresentazione della vita in povertà nell’America dell’epoca in un mix di abusi, paure, depressione, sesso e morte.
Matt pubblica da solo i fumetti stampandoli e regalandoli dal ciglio della strada di fronte al negozio in cui lavora, ma nel giro di un anno le sue strisce diventano popolari sul palcoscenico underground di Los Angeles e il giornale Los Angeles Reader decide di iniziare a pubblicare i disegni.
L’arrivo in TV
James Brook, produttore per Fox, trova appassionanti i fumetti di Groening e decide di contattare l’artista per proporgli di creare una serie televisiva basata su Life in Hell.
Groening accetta fin da subito di collaborare con Brook ma è preoccupato di perdere i diritti sulla sua creazione; decide così di cambiare i protagonisti e le storie creando una nuova famiglia, i Simpson. Prendono così vita Homer, Marge, Lisa, Bart e Maggie.
I Simpson sbarcano così sul piccolo schermo con brevi corti della durata di circa un minuto e nel 1989 guadagnano un posto in prima serata con veri e propri episodi.